Molto spesso non si riesce a cogliere la ricchezza di questa fase della vita. L’anziano o la coppia di anziani si trova a dover far fronte a importanti cambiamenti, spesso percepiti come spaventosi; si confrontano con la propria solitudine, con un eccessivo distacco dai figli, con il pensionamento, con la vedovanza, con la perdita di un’autonomia, con la paura della morte (un tabù nella nostra società).
Di fronte a queste situazioni, emotivamente molto forti, è importante che l’anziano possa aprirsi e raccontare le sue paure, le sue tristezze, i suoi ricordi e quando anche i figli sono emotivamente troppo coinvolti, l’aiuto di uno psicologo può offrire un contenimento significativo e accompagnare verso una maggiore consapevolezza del viversi questa età, che è sì l’ultima parte di una vita ma non una fine.
Oltre al sostegno psicologico, tengo, in collaborazione con una collega, dei corsi sull’anziano e sui figli che hanno genitori anziani, sul loro rapporto, sul tempo che si trasforma, sull’eredità affettiva. L’obiettivo è di riflettere insieme su un’età che sta gradualmente perdendo la sua grandezza, sottolineando invece quanto la presa di coscienza in questo momento di vita sia di primaria importanza.